Dieta Anticancro: la Cronodieta PMT Integrata
Credo che l’intervento nutrizionale in Oncologia sia quello che impatta maggiormente sul paziente (P), sulla malattia oncologica (M) e sull’azione della terapia (T).
Notate bene, non ho scritto che l’alimentazione incida positivamente su PMT, a volte, purtroppo, si concretizzano delle variabili, che rendono vano o addirittura negativo un intervento nutrizionale, sebbene effettuato seguendo tutte le indicazioni e le regole che si conoscono essere valide in oncologia.
Il discorso nutrizionale è il piu’ complesso che possa esistere tra le varie modalità di intervento integrato, perché non esistono ricette nè diete preconfezionate che valgano per tutti i pazienti, per tutti i tipi di tumore e di trattamento, per tutti i momenti che l’evoluzione della malattia oncologica impone al paziente.
Le variabili in gioco, affinchè un trattamento nutrizionale sia davvero efficace e positivo, sono:
- la capacità di intervento da parte del nutrizionista nel mirare l’intervento nutrizionale piu’ indicato su quel paziente e in quel preciso momento della malattia e del trattamento
- la conoscenza della tipologia di terapia che il paziente sta eseguendo
- la comprensione dallo stato nutrizionale, tossico e metabolico del paziente
- la considerazione del tipo, del grado e dello stadio del tumore in essere
- il sostegno e la condivisione della proposta nutrizionale da parte dell’oncologo di riferimento
Ritengo fondamentale spiegare meglio questi aspetti.
I nutrizionisti che si occupano di dare diete ai pazienti oncologici, spesso non conoscono a fondo nè il tumore in essere, nè le terapie, nè riescono a comprendere i complessi aspetti metabolici, immunitari e tossici del paziente. Inoltre, spesso l’intervento nutrizionale non è eseguito in un contesto di programma combinato di supporto integrato, quindi, non si associa alla dieta l’aspetto nutraceutico né il controllo della funzionalità intestinale. Troppo spesso non vengono introdotte varianti nutrizionali e di dieta in relazione alla comparsa di sintomi tossici o avversi da trattamento radioterapico e chemioterapico.
A volte, le indicazioni dietetiche non sono condivise dall’oncologo-radioterapista del paziente, altre volte, addirittura contrastate.
Ho chiamato il mio intervento nutrizionale Cronodieta PMT Integrata perchè la dieta anticancro, secondo me, per essere davvero efficace va costruita, adattata, cambiata, seguendo i cambiamenti legati allo stato del paziente, della malattia e della terapia e alle interrelazioni che si creano in questo trio.
La dieta anticancro deve tener conto, cioè, dell’interazione Paziente/Malattia/Terapia ed essere adattata e modificata costantemente a seconda dell’espressione di questa tripletta.
Inoltre, la Cronodieta PMT deve rappresentare uno degli aspetti terapeutici di un piu’ organico programma terapeutico, quindi, deve essere Integrata con altre terapie e tecniche integrate.
Nella mia esperienza l’intervento nutrizionale sul paziente oncologico è una terapia vera e propria, forse quella piu’ importante tra le terapie integrate, quella che impatta maggiormente sia in termini di contenimento dei sintomi avversi alle terapie oncologiche, sia in termini di potenziamento dell’azione antitumorale dei trattamenti, sia in termini di guarigione o sopravvivenza.
Con gli alimenti possiamo davvero cambiare lo stato metabolico, ottenere effetti di detossificazione, eliminare o comunque, contenere la disbiosi intestinale e l’infiammazione intestinale da trattamenti, ridurre gli eventi avversi da terapia.
Inoltre possiamo anche usare certi alimenti detti anche Alicamenti, come terapia antitumorale con effetto diretto o indirettamente attraverso l’azione che possiedono di potenziamento della chemioradioterapia ( es. The Verde Sencha, ecc.).
Il cibo rappresenta una necessità primaria di vita, il mangiare e il bere sono quelle azioni quotidiane, continue che mettiamo in atto per la sopravvivenza, facciamo in modo che diventino anche quei messaggi e segnali che, entrando ininterrottamente dentro di noi, siano capaci di risposte terapeutiche.