- Si tratta di un percorso terapeutico parallelo, o meglio complementare a quello chemio-radioterapico, la cui finalità è quella di migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici.
- Agopuntura, omeopatia e fitoterapia sono state riconosciute medicine complementari in grado di ridurre gli effetti collaterali delle terapie oncologiche quali perdita di appetito, nausea e vomito, vampate, affaticamento e debolezza. Sono risultate utili anche per il contenimento di stress, ansia, depressione e insonnia.
- In una visione più ampia la definizione di Medicina Complementare sta ad indicare la ricerca, lo studio e l’utilizzo di tecniche, metodologie e approcci terapeutici in rapporto alla malattia oncologica che non solo possano concorrere a ridurre le reazioni avverse alla radioterapia e/o alla chemioterapia, ma possano anche favorire la relazione mente-corpo e migliorare l’impatto psico-fisico che i pazienti possono manifestare nei riguardi della stessa malattia. Questa definizione più ampia prevede maggiori spazi di intervento e include l’uso di diversi medicamenti tra cui vitamine, minerali e altri prodotti naturali, la stessa alimentazione e anche pratiche e tecniche di meditazione e di ginnastica energetica.
La nascita della Medicina Complementare e dell’Oncologia Integrata
L’Oncologia Integrata, ovvero la sistematizzazione dell’utilizzo e dello studio di tecniche complementari integrate ai trattamenti chemio e radioterapici tradizionali in ambito oncologico ha origine negli Stati Uniti. Il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, attiva uno dei primi dipartimenti di Oncologia Integrativa nel 1999, il suo direttore è Barrie Cassileth, che diventerà in seguito presidente fondatore della Società di Oncologia Integrata negli USA.
- Memorial Sloan Kettering di New York
Sulla base della loro quotidiana esperienza al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, Barrie Cassileth e Gary Deng, il medico responsabile del servizio di agopuntura, raccomandano “una giudiziosa integrazione, nella cura del paziente con cancro, di massaggio, terapie mente-corpo, agopuntura e altre terapie complementari, perché queste terapie riducono i sintomi fisici e psichici, offrono al paziente un modo per controllare il proprio benessere, aumentano la qualità della vita, migliorano la soddisfazione del paziente e la relazione medico-paziente.”
Recentemente Barrie Cassileth e Gary Deng hanno riassunto la loro esperienza e le evidenze scientifiche disponibili in una review pubblicata da Cancer Journal for Clinicians, la rivista dell’Associazione americana di ricerca sul cancro.
La Società di Oncologia Integrata negli USA
Nel 2003 viene fondata la Società di Oncologia Integrata negli USA da un gruppo di medici e psicologi che dirigono servizi di medicina integrata nei santuari dell’oncologia americana. Promotrice è proprio Barrie Cassileth, capo del Servizio di Medicina Integrata dello Sloan Kettering Cancer Center di New York, e altri fondatori sono i dirigenti di servizi analoghi del Dana-Faber Cancer Center di Cambridge nel Massachusetts e del Cancer Center di Houston in Texas.
La più importante associazione americana del settore, l’American Cancer Society, è tra i collaboratori ufficiali della Società di Oncologia Integrata. La missione della Società è quella di studiare e facilitare il trattamento del cancro e il processo di recupero attraverso l’uso di terapie complementari integrate.
“La nostra missione –si legge nel documento costitutivo– è quella di educare oncologi, pazienti, infermieri e altri operatori sullo stato dell’arte delle terapie integrate, compresa la loro validità scientifica, i benefici clinici, la tossicità, i limiti di questi trattamenti.”
- M.D. Anderson Cancer Center
L’università del Texas ha una struttura per la ricerca e la cura del cancro a Houston denominata M.D. Anderson Cancer Center, uno dei più importanti ospedali oncologici americani e del mondo.
In collaborazione con sette ospedali che formano il Polo Sanitario Regionale di Orlando, ha fondato in Florida il MDACCO ( M.D. Anderson Cancer Center).
Oltre ad offrire un ampio numero di cure e terapie convenzionali il MDACCO ha istituzionalizzato il Dipartimento d’avanguardia Mente-Corpo-Spirito. Qui il paziente viene considerato come entità emozionale spirituale, la patologia si gestisce in tutti i suoi aspetti e particolare rilevanza viene data dall’aspetto psichico e religioso.
Si riconosce alla Medicina Energetica che se da un lato influisce sul lato emotivo dell’individuo controllando le ansie, migliorando le aspettative terapeutiche, dall’altro riduce significativamente gli effetti collaterali delle terapie fisiche mantenendo uno stato di energia psicofisica tale da determinare nel paziente stati di rilassamento che inducono il buonumore e quindi anche uno stimolo positivo sul sistema immmunitario.
Molti pazienti seguiti in questi centri raccontano, infatti, di aver deciso di riprendere in mano la loro vita e di vivere la loro malattia con una consapevolezza nuova, rivalutando quella che era stata la loro esperienza di vita fino a quel momento, rivedendo le priorità e dando valore a cose mai valorizzate prima. E, intervistandoli, è emerso che è stato proprio il fatto di non sentirsi soli ma di sentirsi accompagnati anche nei momenti più difficili della malattia e dei trattamenti, che ha mantenuto alta la speranza e dato energia per lottare con nuova forza e coraggio.
Aiutare i pazienti a riconsiderare il cancro non come minaccia che proviene dall’esterno o come un’entità endogena non controllabile, come l’espiazione di una colpa, come una lezione, un attacco alla propria autostima con sentimenti di autosvalutazione e di vergogna, ma come una risorsa da cui partire per rivedere le priorità della propria vita spesso rappresenta il meccanismo che innesca una nuova consapevolezza ed una più rapida guarigione. Ci si può rendere conto di essere molto più forti di quello che si credeva, si possono rivedere le priorità della propria vita, e così iniziare a scoprire il valore di cose spesso date per scontate.
Si è constatato quanto può essere valido ed efficace l’aiuto offerto da tecniche quali l’Agopuntura nel contenere gli effetti indesiderati delle chemio-radioterapie e dei farmaci antitumorali, così come quello offerto dalle tecniche di psicologia energetica che intervengono sul vissuto della malattia, sull’ansia, sul dolore e la paura.
Nell’esperienza maturata in questi centri americani, pionieri in questo supporto integrato, la Medicina Complementare detta anche Medicina Energetica si è dimostrata essere una strada generativa, che non solo favorisce la ricostruzione di sé e della propria immagine interiore ma rappresenta anche uno stimolo per un più rapido recupero dalla malattia ed un efficace sostegno nel delicato percorso di guarigione.
Sulla scia di queste esperienze sarebbe auspicabile che anche in Europa e in Italia si favorisse l’utilizzo delle tecniche integrative, al fine non solo di elevare la qualità di vita di queste pazienti ma per offrire nuove risorse per una sana voglia di vivere e di guarire