La risposta a questa domanda è che non esiste alcuna alternativa alla pillola ma esiste la possibilità di una nuova presa di coscienza e di consapevolezza nei confronti della propria fertilità. Si tratta di comprendere che le strade da percorrere non sono parallele ma sono opposte in direzione. Bisogna tornare al punto di partenza ed interrogarsi sul significato della fertilità, da lì si può ripartire andando nella direzione della scoperta delle leggi innate della propria fertilità che è segnata, nella donna, da periodi naturalmente non fertili accanto al periodo fertile. La strada che vede la donna impegnata a comprendere il funzionamento del suo corpo e dei ritmi biologici della sua fertilità è sicuramente meno facile ma anche l’unica percorribile nel rispetto delle verità più profonde scritte dentro di lei. Si tratta di imparare a riconoscere la propria fertilità, a rispettarne le sue regole e leggi intrinseche e, a partire da questa scoperta, riscrivere la propria storia sessuale e procreativa.
Gestire consapevolmente la propria fertilità significa aver compreso che la fertilità è uno straordinario dono e che, pertanto, richiede una precisa responsabilità. I Metodi di regolazione della fertilità quali il Metodo dell’Ovulazione Billings e i Metodi Sintotermici rappresentano oggi gli strumenti scientifici che la donna puo’ concretamente utilizzare per riconoscere il periodo fertile e quelli non fertili del proprio ciclo e per attuare le proprie scelte procreative.
Sta diventando sempre più evidente che la Pillola non serve più per dare potere alle donne. Essa ha richiesto e continua a richiedere, anzi, un prezzo troppo alto alle donne che non comporta solo la compromissione della salute ma anche l’oblio del suo spirito.
La pillola compromette seriamente la possibilità per la donna di scoprire quella parte di sé preziosa ed unica la cui conoscenza è la sola via per attuare le scelte più libere e consapevoli nel campo della Procreazione e nel pieno rispetto della sua vera natura di donna.
Le donne negli ultimi anni hanno cominciato a comprendere sempre di più di essere state vittime di una pubblicità ingannevole, di essere state strumentalizzate in una campagna mondiale di propaganda che promuoveva le gioie della libertà sessuale senza riproduzione. In effetti, sono sempre più palesi i veri scopi di questa campagna pro pillola. Se da una parte c’era l’intenzione di porre un freno alla fertilità femminile per mezzo di ormoni sintetici nella speranza di risolvere il problema tanto temuto di un’eccessiva popolazione, dall’altra veniva creata un’industria di molti miliardi di dollari per le società farmaceutiche ed i ricercatori medici.
Le donne hanno cominciato ad aprire gli occhi, a comprendere meglio cosa si cela dietro la promozione di pillole sempre più “moderne”, più “efficaci”, anche se, purtroppo, questa consapevolezza è troppo spesso nata dalle morti di donne innocenti che confidavano in un “farmaco miracoloso”!
Solo una donna serena, piena di salute, capace di fare scelte libere e consapevoli a partire da quelle fondamentali che mettono in gioco la vita di altri esseri umani, potrà essere la forza inarrestabile che potrà promuovere il cambiamento positivo per tutte le future generazioni di donne.